Uno Mattina. La Scuola di Otorinolarigoiatria di Napoli. Intervista al prof.Gaetano Motta su una terapia che dopo la Pandemia sarà considerata preziosa per chi ha perso il senso dell ‘olfatto
Gaetano Motta
Il Professor Gaetano Motta, direttore della Scuola di Specializzazione di Otorinolaringoiatria dell’Università di Napoli, insieme alla professoressa Elena Cantone dell’Università degli studi di Napoli Federico II, ha presentato con la sua equipe il 26 maggio nel corso della trasmissione Rai “Uno mattina”, un nuovo presidio terapeutico per il recupero dell’olfatto per tutti quei pazienti che, colpiti dall’infezione da Sars-Cov-2, ne abbiano subito una perdita o una riduzione permanente. Lo studio multicentrico è stato effettuato in sinergia con la Professoressa Arianna Di Stadio dell’Università di Perugia. Si tratta di una pratica semplice e davvero innovativa in cui il paziente, dopo essersi sottoposto a una normale visita otorinolaringoiatrica, viene sottoposto a tre test olfattivi in cui deve annusare una cartina imbevuta di aromi naturali.
Il primo è un test di identificazione, ovvero il paziente deve riconoscere l’odore che gli è stato fatto annusare. Il secondo è il test di discriminazione nel quale il paziente deve individuare le differenze con gli altri odori che gli vengono sottoposti; il terzo è il test di soglia, in cui il paziente deve riconoscere la concentrazione dell’odore in esame.
Gaetano Motta e Chiara del Gaudio
Chiara del Gaudio
Arianna di Stadio
Elena Cantone
In seguito alla valutazione del deficit olfattivo verrà effettuata la terapia domiciliare che consta nella somministrazione di farmaci che agiscono sul sistema nervoso seguiti da una riabilitazione olfattiva che viene effettuata annusando per tre volte al giorno per tre mesi una gamma di essenze tipiche del patrimonio mediterraneo facilmente riconoscibili e reperibili.
La conduttrice Chiara del Gaudio(la prima da sinistra) con l’Equipe medica degli specializzandi e la prof.ssa Elena Cantone ,la prima da destra nella foto