Comunicato Stampa di “Riccardo Guarino”nomine-giunta-municipalita di Napoli

Comunicato

Riccardo Guarino

«Mentre la movida è fuori controllo, la criminalità organizzata continua a mietere morti da un capo all’altro della città, e a causa delle restrizioni anti Covid-19 le piccole e medie imprese chiudono o sono sull’orlo del fallimento, il sindaco di Napoli e la sua squadra sono ostaggio di interessi di parte. A quattro mesi di distanza dalle elezioni, non c’è stato alcun cambio di passo. Benché sia stato promesso. Ci si è arenati, invece, sulla spartizione delle poltrone». Così l’avvocato Riccardo Guarino, presidente di Rinascimento Partenopeo, commentando lo stallo delle nomine dell’organo esecutivo delle Municipalità.

 

«Le elezioni per il rinnovo del Consiglio della Città metropolitana sono state rinviate a marzo perché non si trova un accordo. Ma ancora più grave è ciò che sta accadendo nelle Municipalità: la giunta di ciascun ente non è stata ancora nominata e non si sa quando sarà fatto – aggiunge l’avvocato Guarino – La sola certezza è che sulla composizione dell’organo esecutivo di ogni singola Municipalità si sta consumando una guerra interna a questa larga maggioranza. E questo conferma un dato importante: vi è bisogno di rivisitare i poteri delle Municipalità».

 

«Esse – analizza il presidente di Rinascimento Partenopeo – non hanno dotazione finanziaria e dunque non possono fare nulla per il territorio. Finiscono così con il diventare esclusivamente oggetto di un baratto politico, occasione di spartizione delle poltrone per accontentare i grandi sconfitti alle elezioni o i partiti che più hanno sostenuto la vittoria di un sindaco. Questo è inaccettabile. Qualsiasi città, a maggior ragione una città complessa come Napoli, ha bisogno di organismi che funzionino e che siano in grado di rafforzare l’azione amministrativa. C’è bisogno di attuare un reale decentramento sulle Municipalità, dando voce, spazio e risposte alle periferie oppure questa lunga attesa di creare delle giunte municipali è del tutto inutile».

 

«Oltretutto – conclude Guarino – questo è ancora una volta un pessimo segnale verso quei cittadini che vogliono partecipare attivamente ma trovano un immobilismo che penalizza la città».