Astensionismo solo colpa della politica?riflessioni di Tiziana Buccico

“Forse c’entra anche il crollo del senso civico Come si può dare colpa ad altri di quel senso mancato di partecipazione, che esercitiamo solo per lamentarci e mai per assumerci responsabilità?L’astensione non è colpa solo della politica è anche colpa di un senso civico che non esiste più, il senso del proprio dovere e la consapevolezza dei propri diritti. Ma come si può essere cittadini a metà ? Come si può dare colpa ad altri di quel senso mancato di partecipazione, che esercitiamo solo per lamentarci e mai per assumerci responsabilità, senza capire che facciamo un gran comodo a quella politica che non ci piace. Eleggiamo in pochi, cariche istituzionali, il Parlamento e parliamo di presidenzialismo, ma cosa farfugliate…? 

 

Chi rappresentano questi politici che con poco consenso decidono le sorti di un Paese? Chi siete voi che rimanete indifferenti verso il proprio Paese, che urlate e protestate senza averne diritto, senza il votare. Questa democrazia è costata vite, è costata a tanti enormi sacrifici, applaudite Benigni quando parla di Costituzione, a teatro o a Sanremo, e poi venite meno ad un vostro dovere. Sono furiosa con la vigliaccheria dell’astensionismo italico.  Oggi per votare ho fatto le capriole, una mattina di corsa per riuscire a votare. Mi accorgo solo alle 11, che ho esaurito i timbri per la tessera elettorale e allora inizio a chiamare per chiedere dove correre senza andare alla sede centrale a Via Petroselli, un incubo il palazzo dell’anagrafe di Roma dove ci si perde solo entrando. 

Alleluja un giovane impegnato in politica mi rassicura vai in Circoscrizione è aperta e rilasciano la tessera al momento, mi scapicollo e arrivo alla fermata dell’autobus , ma niente 913 e niente 990 , alla fermata un signore con auricolari e montone costoso, butta la plastica del suo pacchetto di sigarette per terra, sarei tentata di dirgliene quattro, lo guardo severamente ma niente è troppo impegnato a buttare a pochi metri la cicca che ha fumato, mi trattengo ma giuro che l’odio montava, ma mi concentro sul salire sul 913 strapieno, tutti assiepati davanti alle porte e increduli se gli chiedi permesso per conquistare uno spazio vitale. Mascherina per difendersi nel carro bestiame e giungo a destinazione. “