Imprese:Siano il” Motore”della ripartenza del Paese ,il parere di Ubaldo Livolsi

Tratto da Dire:

(DIRE) Roma, 28 giu. – “A inizio di questo commento, vorrei
ricordare Silvio Berlusconi, scomparso il 12 giugno, con cui ho
lavorato a lungo a fianco, quale amministratore delegato del
Gruppo Fininvest. Vorrei rievocarne la visione, che poteva
sembrare lucida follia, ma che non era tale perché le sue scelte
poi si sono sempre rivelate vincenti. Berlusconi ha cambiato in
senso innovativo il modo di essere in economia, in politica e
nello sport. Tutti noi dobbiamo ringraziarlo e continuare nel
compimento del suo sogno: fare grande la nazione che amava sopra
ogni cosa, l’Italia”. Così Ubaldo Livolsi, professore di
Corporate Finance e fondatore della Livolsi & Partners S.p.A.,
inaugurando la sua rubrica ‘Crea valore’ con l’agenzia Dire, che
sarà curata da Angelica Bianco.

“Dal dibattito macroeconomico giungono segnali ambivalenti-
spiega- Il Governo mostra un certo ottimismo, se non altro perché

sia il nostro Paese cresce più di altri, sia per l’autorevolezza
e la credibilità internazionale che sta acquisendo grazie alla
premier Giorgia Meloni. Dall’altro lato emergono dati che ci
rammentano come le famiglie stiano soffrendo e intaccando i
propri risparmi per contrastare l’infiammata dei prezzi, con
l’inflazione che a maggio ha registrato un tasso su base annua
del +7,6%, mensile del +0,3% (fonte: Istat). Secondo la Fabi, il
saldo totale dei conti correnti delle famiglie e delle imprese,
da dicembre 2021 a marzo 2023, ha perso oltre 61 miliardi di
euro, scendendo da 2.076 a 2.015 miliardi. A pesare invece sulle
imprese sono le nuove condizioni di accesso a prestiti e
finanziamenti, che risentono della stretta della Bce. Il 15
giugno l’istituto di Francoforte ha deciso un nuovo rialzo di 25
punti base portando i tassi principali al 4% e la presidente
Christine Lagarde non ha escluso che un provvedimento analogo
sarà deciso a luglio. L’inflazione ha riguardato prima l’energia,
poi la manifattura e infine i servizi. Come affermato da qualche
osservatore, per i Paesi a più alta vocazione turistica, come il
nostro, il contrasto all’inflazione risulta più difficile. Sarà
fondamentale l’azione del Governo, che deve utilizzare al meglio
i fondi del Pnrr, puntando in particolare sull’innovazione
tecnologica, anche nelle sue forme più evolute, come l’AI”.

“Il motore della ripresa devono però essere ancora una volta
le imprese- ha sottolineato Livolsi- che possono oggi utilizzare
forme di rafforzamento patrimoniale e finanziario alternative
all’indebitamento bancario: per esempio, dai processi di M&A
(Mergers and Acquisitions) ai fondi di Private Equity, a tutti
quegli strumenti come mini-bond, Private Debt, PIR (Piani
Individuali Risparmio) e, in prima istanza, alla quotazione in
Borsa. Tuttavia, anche le banche devono sostenere le imprese con
le tradizionali linee di credito, ma a condizioni più favorevoli.
La Banca d’Italia evidenzia come la redditività degli istituti di
credito sia aumentata dell’8,1% nel 2022, il tutto trasferendo il
costo più che proporzionalmente sulla clientela finale. E ciò è
anche oggetto di monitoraggio delle istituzioni monetarie a
livello europeo- conclude- la Bce vuole evitare che gli istituti
di credito creino extraprofitti a discapito dei consumatori”.
(Red/ Dire)
12:51 28-06-23