UN GIALLO SULL’ART.1 DELLA COSTITUZIONE

UN GIALLO SULL’ART.1 DELLA COSTITUZIONE


Alfonso Celotto,

originario di Castellammare di Stabia, classe 1966, professore
ordinario di diritto costituzionale e diritto pubblico comparato per l’Università
degli studi di Roma III, noto al grande pubblico per le apparizioni televisive nei
talk-show ed in programmi di approfondimento, non smette di stupirci per saper
tempestivamente scandire le ricorrenze istituzionali.

In vista del rinnovo delle elezioni presidenziali, che hanno portato alla rielezione
di Sergio Mattarella, a inizio dicembre 2021 Celotto aveva dato alle stampe
“L’Enigma della Successione. Ascesa e declino del capo da Diocleziano ad Enrico
de Nicola, per i tipi della Feltrinelli editore, saggio in cui partendo dalla teoria
di Polibio dell’anaciclosi delle forme di organizzazione costituzionale (in cui, è
bene ricordarlo, la degenerazione della democrazia è rappresentata
dall’oclocrazia), ha affrontato con ampia rassegna storico-costituzionale il
problema della designazione del successore e il capo.

L’Autore ha rappresentato, pure in riferimento all’ordinamento canonico e alla
storia del Papato, che “Ogni successione è diversa, eppure tutte hanno una cosa
in comune: sono al tempo stesso l’ultimo atto di una manifestazione del potere
e il momento originario di quella nuova”.

Ora giusto alla vigilia della 76esima Festa della Repubblica, ha dato alle stampe
il romanzo “FONDATA SUL LAVORO”, Milano 2022, un giallo a lieto fine, la cui

ispirazione è venuta all’Autore dall’esigenza di scrivere non già una mera opera
accademica, ma un racconto sulla nascita della Costituzione, che proprio
mescolando elementi storici con una trama di finzione, possa raggiungere un
pubblico più giovane e variegato. Il romanzo, il cui titolo riecheggia l’art. 1 della
Carta costituzionale (il testo del cui progetto iniziale 31.1.47 è riportato a pg. 41),
mescola la fiction alla scrupolosa documentazione, avendo attinto dalle
memorie di De Gasperi, dai diari di Palmiro Togliatti, dai lavori dell’Assemblea
costituente. I Principali protagonisti sono, da un lato, un ipotetico Dottore,
brillante giurista e deputato alla costituente, che si ritrova al centro di trattative
per la quadratura del cerchio: l’incontro delle concezioni cristiana, socialista e
liberale alla base della nostra Carta; e dall’altro la sua giovane e avvenente
domestica, Carmela, ventenne che non lesina di riferire al proprio fidanzato, il
contenuto di scritti, appunti etc. rinvenuti sulla scrivania della casa del Dottore.

Il romanzo si ripromette di costituire un giallo a lieto fine, come l’incontro delle
diverse culture politiche alla base della stesura del testo costituzionale e
segnatamente dell’art. 1.

FONDATA SUL LAVORO è un’opera briosa, articolata, di evidente attualità in
tempi non solo di trasformazione del lavoro tradizionalmente inteso con
l’avvento della rivoluzione digitale, ma anche e soprattutto nel contesto politico
nazionale ed europeo segnato dall’introduzione del reddito di cittadinanza e dal
delineamento di un salario minimo garantito universale a livello continentale.

Per ultimo ma non da ultimo, la dedica del romanzo è “a Franco, che mi ha fatto
appassionare allo studio della Costituzione” e a noi piace individuarlo nel
Maestro Franco Modugno, attuale giudice della Consulta, di cui Alfonso Celotto
è uno dei più brillanti “giovani” allievi.


Roma, 8 giugno 2022

Jacopo Severo Bartolomei

 

“Il greco Polibio dall’analisi della storia della Repubblica romana esposta nei 40 libri delle sue Storie, arrivò a formulare la teoria dell’anaciclosi.

Secondo lo storico le tre costituzioni fondamentali si possono sdoppiare in una benigna e in una maligna che si succedono involutivamente dalla migliore alla peggiore, come avviene nel ciclo biologico e in ottemperanza al principio di decadimento, per il quale ogni cosa prodotta dall’uomo è destinata a degenerare

Secondo Polibio l’ordine dell’evoluzione dei sei tipi di governo è il seguente:

  1. Monarchia: Lo Stato inizia con una forma di monarchia primitiva che progressivamente progredisce sotto la guida di un re autorevole e saggio, che agisce nell’interesse e a difesa dei suoi sudditi, dando vita alla virtù politica della “regalità”.
  2. Tirannia (anche detta Tirannide): Quando il potere politico passa per successione ereditaria ai figli del re, questi, abusando dell’autorità per loro tornaconto, fanno sì che la monarchia degeneri in tirannide.
  3. Aristocrazia: Alcuni degli uomini più influenti e potenti dello Stato (i cosiddetti ἄριστοι, trasl. àristoi) si stancheranno alla fine degli abusi dei tiranni e li rovesceranno instaurando il regime della aristocrazia.
  4. Oligarchia: Proprio come è avvenuto per i successori dei re, quando il potere passerà ai discendenti degli aristocratici, questi inizieranno ad abusare della loro influenza, come i tiranni prima di loro, causando il declino dell’aristocrazia e l’inizio della “oligarchia”. Ci sarà non più la “legge di uno” ma l’inizio della “leggi da parte di pochi” che approfitteranno a loro vantaggio del potere.
  5. Democrazia: Gli oligarchi saranno quindi abbattuti dal popolo che instaurerà la democrazia, destinata anch’essa a degenerare quando curerà con “leggi alla rinfusa” solo gli interessi delle masse, trasformandosi in oclocrazia.
  6. Oclocrazia: Durante l’oclocrazia il popolo, danneggiato dal disordine politico e dalla corruzione, svilupperà il sentimento della giustizia e sarà spinto a credere nel populismo dei demagoghi che porteranno lo Stato al caos da cui si uscirà quando emergerà un unico, e a volte virtuoso, demagogo che instaurerà il potere assoluto dittatoriale riportando lo Stato alla monarchia.”(wikipedia)