Inaugurata la statua di Donna Brettia ieri 30 Aprile a Cosenza,presente alla cerimonia l’artista spagnola Eva Riquelme Jimenez ,che l’ha realizzata, il Sindaco Franz Caruso e il Presidente della Commissione Cultura Mimmo Frammartino

Franz Caruso,Mimmo Frammartino e Franco Felicetti

Naturalmente in prima linea é acclamato da tuti i presenti  Franco Felicetti che per amore della sua Cosenza ha commissionato e donato l’opera alla Sua Città con lui il consigliere con delega al centro storico Francesco Alimena, presenti tra gli altri Rita Mantuano, rappresentante del Comitato Cosenza Città del tempo libero, promotore dell’iniziativa. Presenti inoltre i figuranti dell’associazione I Bretti con sede nella vicina Mendicino, presieduta da Luigi Rubino, e gli esponenti dell’associazione Via Popilia guidata da Ferdinando Morelli.

Eva Riquelme Jimenez

 

Presentazione della Scultura

Franz Caruso,Mimmo Frammartino ,Franco Felicetti e Francesco Alimena

 Figuranti dell’associazione I Bretti

Eva Riquelme Jimenez e Franco Felicetti

 

 

Tratto da Cosenza Channel del 30 Aprile

“Già nel settembre 2021, con Mario Occhiuto ancora sindaco, era stato programmato di collocare la scultura in Piazza Valdesi, all’estremità sud del Ponte Mario Martire, porta di ingresso del centro storico. E però, il taglio del nastro era stato stoppato dalla Soprintendenza in mancanza della necessaria autorizzazione paesaggistica. Un anno e mezzo dopo, la nuova amministrazione ha scelto di posizionarla in un’area al di qua del Busento, lungo Via Sertorio Quattromani, cerniera tra la città vecchia e l’isola pedonale in cui si trovano le opere del Mab.

La decisione è stata assunta di comune accordo con Franco Felicetti, dirigente scolastico in pensione, impegnato in attività di recupero e rilancio di Cosenza Vecchia. È stato lui a commissionare la scultura, investendo parte della propria liquidazione, per farne poi dono alla città.

«Io stessa ho provato a immedesimarmi nella guerriera – ha detto al nostro network l’artista spagnola presente alla cerimonia – Sento molto mio il carattere della Donna Brettia. Per realizzarla ho vissuto a Cosenza. Mi sono documentata, ho investigato su questa figura scoprendo molto dell’orgoglio e della saggezza del popolo bruzio, elementi forse sconosciuti agli stessi cittadini di questa città. Per me si è trattato di un lavoro molto interessante».”