Fiscalità energetica differenziata per Taranto e Basilicata, ovvero per la Z.E.S. ionica lucana – la Z.F.E.
La proposta-intervista politica di Nicola Russo
“Se è vero che a livello europeo si è proceduto ad armonizzare le strutture dei tributi nell’ambito di un sistema generale, valido per ogni Stato membro, così come previsto dall’ art. 113 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea( T.F.U.E.), al fine di evitare le distorsioni della concorrenza, è altrettanto vero che il territorio lucano e quello tarantino stanno subendo sacrifici forzati (soprattutto dal punto di vista ambientale) in seguito proprio all’estrazione (in Basilicata) e trasporto (al Porto di Taranto) del petrolio.
L’ imposizione fiscale sui problemi dell’energia e dell’elettricità è disciplinata all’ interno dell’Unione europea dalla Direttiva 2003/96/CE.
L’ art. 19 di tale Direttiva può permettere al Consiglio dell’Unione europea di autorizzare uno Stato membro ovvero, in questo caso, l’Italia, ad applicare esenzioni o riduzioni in base a considerazioni politiche specifiche, come, appunto, il sacrifico ambientale subito dalla Basilicata e dalla città di Taranto.
Pertanto, si tratterebbe di creare, per i motivi sopra esposti, una zona-franca in materia di fiscalità energetica( ZFE). E per questo si devono naturalmente mobilitare i Governi regionali di Puglia e Basilicata per chiedere al Governo nazionale di ottenere l’autorizzazione dall’ Unione europea, così come sopra evidenziata, al fine di rendere più fattiva la Zes ionica.
E allora, la proposta:
– estendere alla città di Taranto una concreta quota di compensazione ambientale derivante dal processo estrattivo e di trasporto del petrolio proveniente dalla Basilicata, attese le ricadute ambientali derivanti proprio dalla raffinazione degli idrocarburi estratti; compensazione consistente nel beneficio della riduzione delle accise, con conseguente beneficio del credito d’imposta previsto dall’ art. 5 della legge n. 123/2017.
E, quindi, l’ emendamento da adottare al quadro normativo vigente:
” Agevolazioni fiscali per la Zes ionico-lucana, con la costituzione della ZFE (Zona franca energetica):
” Ai fini della compensazione per il consumo di territorio per effetto dell’ attività di coltivazione di idrocarburi liquidi gassosi, sui consumi dei prodotti energetici di cui all’ art 21, comma 1, del Decreto legislativo n. 504 del 26.10.1955, modificato dal D.Leg.vo n. 26 del 2.2.2007, ai residenti nella città di Taranto e nella Provincia, nonché ai residenti della Regione Basilicata, da almeno un anno, ed alle Imprese che hanno la propria sede legale ed operativa sul territorio all’ interno della ZES ionica riconducibile al Porto di Taranto, e sono in possesso di idonea certificazione ambientale, è riconosciuto un rimborso pari all’ aliquota nazionale di accisa. Con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico d’ intesa con il Ministro dell’ Economia. e delle Finanze, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite le modalità per l’accesso all’ agevolazione di cui al precedente comma”.
E allora, chi Parlamentare Lucano e tarantino si propone per tale proposta normativa per la creazione della ZFE?!”