LEGGE ELETTORALE:Serve una legge elettorale che

 

LEGGE ELETTORALE

Si riprende il dibattito sulla legge elettorale e proviamo ad esprimere il nostro punto di vista che tiene conto dei principi generali, delle esigenze di rappresentatività e di governabilità, e non delle convenienze del momento.

Serve una legge elettorale che:

  • Sia semplice e rispetti i valori del territorio e le sue esigenze

  • Si ponga l’obiettivo di una rappresentanza che induca i Partiti a scegliere i candidati migliori ma vicini al territorio e diretta espressione di esso

  • Che sia già stata sperimentata e collaudata nel passato e nel nostro paese e che quindi possa essere adottata con poche modifiche dal Parlamento

  • Che non contrasti con i rilievi della Corte Costituzionale e che non presenti complicazioni poco comprensibili da parte degli elettori

  • Che produca rappresentanze non sbilanciate rispetto agli altri poteri dello Stato

  • Che consenta la scelta dei candidati da parte dell’elettore, ripristinando il principio di rappresentanza e di fiducia fra eletto ed elettore, senza necessariamente ritornare alle preferenze

  • Che consenta di dare rappresentanza a tutti senza però il potere di interdizione che svilisce l’esigenza di governabilità

                                                    Manifesto

    Esigenza di una legge elettorale semplice che rispetti i valori del territorio e le sue esperienze.

    Di conseguenza una rappresentanza che spinga i Partiti di scegliere i candidati migliori ma vicini al territorio, meglio ancora, espressione di esso.

    Una legge elettorale che esiste e che si può facilmente approvare dagli organi parlamentari con poche modifiche.

    Una legge che non presenti intoppi costituzionali o che sia poco comprensiva per i cittadini.

    Una legge elettorale che sia sperimentata e che può essere quindi  il miglior sistema di garanzia per il Rinnovo delle due Camere rappresentative parlamentari.

    Una legge che comunque permetta all’elettore di poter scegliere tra i candidati senza però ritornare alle preferenze.

    Una legge che consenta  di dare voce a tutti e una governabilità ,che può trovare nella maggioranza parlamentare la sua stabilità come vuole la Costituzione