Importante e significativa iniziativa.NAPOLI – “Il TE.AM. Centro Internazionale Studi Territorio Ambiente e Beni Culturali che ha sede a Napoli, aderisce ufficialmente alla candidatura dell’Italia a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua. Il TE.AM. è stato costituito il 5 marzo 2020.

Tratto da Napoli Village”Logo

A Napoli Forum Mondiale Acqua

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 I soci sono professionisti provenienti dal sistema delle Agenzie dell’Ambiente, ex IRI, ENI, medici, avvocati, magistrati, docenti universitari, anche esperti di Ambiente stranieri. Tutti impegnati a vario titolo nel mondo dell’Ambiente.

Il Centro Studi svolge attività per lo sviluppo e la tutela del sistema Territorio-Ambiente in partnership con le Università, i Centri di Ricerche ed è affiancato nell’operatività dall’Associazione degli ex dipendenti ARPA-Insieme per l’Ambiente ( hanno aderito quasi tutti gli ex DG del sistema nazionale ).E quindi con vero interesse ha costituito un comitato per aderire all’importante iniziativa del Water Forum mondiale con la partecipazione dell’Università Federico II di Napoli, il Centro di Ricerche CESMA, l’Università Parthenope, l’Università Vanvitelli, Dipartimento di Ingegneria, Federalberghi Terme Nazionale, GORI SpA, Acqua Campania SpA, Alto Calore-Servizi SpA, Ottogas Srl, Consorzio Acquedotti Scpa. Si attendono altre importanti adesioni.

La Campania e il Mezzogiorno hanno una tradizione anche millenaria nel settore idrico e termale. Il Comitato contribuirà con grande piacere ed entusiasmo ad un’ occasione unica come il Forum. E tra qualche mese avremo a Napoli, dove abbiamo registrato già la disponibilità delle sedi universitarie, l’anticipazione di una Sessione. Si tratterà di un momento di confronto e di approfondimento in previsione del Forum del 2024”. Lo ha annunciato Antonio Tosi, Presidente del Centro Studi Internazionale Territorio Ambiente e Beni Culturali.

“Tutti insieme porteremo il Decimo Forum Mondiale dell’Acqua, il più grande appuntamento mondiale sulla risorsa acqua. Brasilia 2018 ha attirato 1000 eventi, 2000 giornalisti, 100 Nazioni ma l’Italia andrà ben oltre. La notizia giunta questa mattina anche da Napoli è davvero significativa. Siamo in presenza di una cordata molto importante. Siamo dinanzi ad un progetto convincente ed innovativo. Qualora l’Italia dovesse vincere e dunque vedersi assegnato il Forum, per la prima volta avremo insieme i rappresentanti di tutte le religioni con Presidenti di Governo, Capi di Stato. Dunque sarebbe il primo Forum ad includere un dialogo interreligioso – ha dichiarato Endro Martini, Geologo, Presidente di Italy Water Forum 2024 – che rappresenterebbe un evento innovativo in grado di arrivare alla firma della Carta del Rinascimento dell’Acqua. Un Forum inclusivo che terrà conto delle posizioni, delle idee, del pensiero del Contro – Forum. A Glasgow non è stato ottenuto un risultato pieno. L’Italia rappresenta la grande ed ultima opportunità per il rilancio della risorsa acqua che incide sul tema dei cambiamenti climatici. L’Italia, Paese del Bello, del genio Leonardo Da Vinci, del Santo dei poveri quale San Francesco è territorio pieno d’acqua con 7500 km di coste, migliaia tra fiumi e laghi. L’Italia c’è e siamo determinati ad andare fino in fondo”.

Il Nono Forum che, è stato rimandato di un anno a causa della pandemia, si svolgerà a Dakar nel Marzo del 2022.

“Italy Water Forum 2024” è il comitato promotore della candidatura dell’Italia a sede del X FORUM MONDIALE DELL’ACQUA:

Presidente il geologo, Endro Martini e ne fanno parte il Sacro Convento di Assisi, il Comune di Firenze, Comune di Assisi, Comune di Roma, Comune di Ferrara, Consiglio Nazionale dei Geologi, ISPRA, Protezione Civile Nazionale , Istituto Nazionale di Urbanistica, Utilitalia, ANEA, Associazione Nazionale delle Bonifiche e Irrigazioni, Rotary International Club di Ottaviano, Meteo Giuliacci, Skopìa srl, Cae srl, Agronomist World Academy Foundation, Iat srl , Water Right and Energy Foundation, Triumph Group International, Archeoclub d’Italia, AICS e Centro Studi Alta Scuola dell’Umbria, TE. AM. Centro Internazionale Studi Territorio Ambiente e Beni Culturali.”

 
 

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